Come scrivere un Horror (e vivere infelici) – Parte 5

La quarta parte la trovate qui

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IL DIALOGO

Parte 1

Eccovi, a bruciapelo, alcuni capisaldi:
• Il dialogo è quella cosa che fa andare avanti la storia senza bisogno di tediose descrizioni;
• Secondo un arcano procedimento alchemico, se sbagli un dialogo puoi banalizzare tutta la storia e far chiudere il libro al lettore in men che non si dica;
• Il dialogo, se gestito bene, fa pendere dalle vostre labbra il lettore e non lo spinge a chiudere il libro (vedi sopra);
• Da un dialogo puoi caratterizzare un personaggio meglio di quanto potresti farlo descrivendo persino quante sigarette fuma al giorno.

Spesso il dialogo è il teatro delle peggiori perversioni degli scrittori. Mi spiego meglio: se tratti i tuoi personaggi come Barbie e Ken, ovviamente avrai dei dialoghi dove in un botta e risposta su dieci battute almeno sei saranno superflue. Scrivere non è l’evoluzione del giocare con le bambole, ma è un compromesso tra l’esigenza di dire qualcosa e renderla piacevole per qualcun altro.

Vi butto lì un ipotetico dialogo fra Carlino e Priscilla:

Carlino disse: “Priscilla, siamo in pericolo”
Priscilla rispose: “Che pericolo?”
Carlino replicò: “Non mi fido di Azazel. È un tipo strano.”
“Sei solo geloso, come quella volta con mio cugino Levante, solo perché mi ha strappato il top del bikini sulla spiaggia a Marina di Cecina per scherzo! Magari avessi il loro senso dell’umorismo e la gioia di vivere!” rispose lei.
Carlino si arrabbiò: “Priscilla, ma sei scema? Tuo cugino è un porco, come anche Azazel e tu sei una facile!” 
“Ah sì? E tu sei un insensibile!” concluse Priscilla.

In questo dialogo alla Beautiful possiamo notare alcuni errori madornali:
Spiegoni a non finire, dove situazioni evidenti vengono descritte inutilmente;
Legnosità nei registri: uno che teme di essere in pericolo non si lascia andare in elucubrazioni;
• Interminabile botta e risposta tipo “pingpong” prolisso quanto tedioso.

Come li sciogliamo tutti questi nodi?
• Eliminiamo gli spiegoni con lo show don’t tell: Carlino deve apparire arrabbiato già nel modo in cui usa le parole, non dobbiamo spiegarlo!
• Troviamo registri adatti per i personaggi, in modo che ognuno sia caratterizzato. Una ventenne un po’ sguaiata userebbe “insensibile”? Sul serio?
• Inseriamo un sottotesto, una sorta di situazione nella situazione che caratterizzi l’atmosfera di nervosismo;
• Eliminiamo qualcosa e diamo un taglio più snello.

Ecco come si presenta questo dialogo dopo la “cura”:

Carlino si sbottonò il chiodo, nel locale cominciava a fare caldo come in una serra: “Priscilla, siamo in pericolo”, le disse a bassa voce.
Lei posò il bicchiere sul tavolo, il rumore di vetro sbattuto fece sobbalzare il ragazzo. Non era un punto a suo favore dimostrare quel nervosismo.
“Che pericolo?” chiese la ragazza con aria innocente. Era una tattica per mandarlo in bestia e ci stava riuscendo alla grande.
Carlino ci cadde in pieno in quella trappola e scattò in avanti, lo sgabello emise un lamento rugginoso: “Non mi fido di Azazel, per la miseria!”
Non era semplice spiegare alla sua ragazza che l’aria sinistra di quel tipo non era una posa: Azazel lo metteva a disagio, era il modo in cui lo guardava, la sua viscida stretta di mano nel momento in cui si erano presentati. Era in quel momento che la sua venerazione da fan era stata messa in dubbio.
“Sei solo geloso,” Priscilla gli gettò uno sguardo di compassione, per poi infierire di più: “Come quella volta con mio cugino Levante…” 
Eccoci, di nuovo quella storia di due estati prima a Marina di Cecina! Levante aveva esagerato con l’ovolollo sulla spiaggia e le aveva strappato di dosso il top del bikini. Carlino aveva messo su una piazzata, ma alla fine ci aveva fatto la figura del “musone che non sa stare allo scherzo”: quelle erano state le parole testuali della sua fidanzata.
“Priscilla, sei una groupie del cazzo!” sibilò lui, dopodiché le sbraitò in faccia che suo cugino era un porco esattamente come Azazel; le sue parole rimasero sospese qualche istante nell’aria pregna di fumo e sudore del locale. Non l’aveva scalfita minimamente, lo capì quando sulle labbra rosse e lucide le fece capolino un mezzo sorriso: “Ah sì? E tu sei uno sfigato!” 
Priscilla lo disse con calma, alzando il bicchiere come per un brindisi. Era vuoto quel bicchiere, constatò il ragazzo, esattamente come si sentiva lui.

Se non mi avete ancora bloccato su Facebook dopo questo pezzaccio improvvisato, tenetevi forte! Nella prossima puntata si parlerà del dialogo in una situazione di pericolo!

Per chi non lo sapesse, la roba che realizzo la trovate in un fottio di stores, tipo questi:
Apple Books: https://books.apple.com/…/author/giorgio-borroni/id963966726
Audible: https://www.audible.it/search…
Google Play: https://play.google.com/store/books/author…
Il Narratore Audiolibri: https://www.ilnarratore.com/it/the-same-feature/1189/
Kindle: https://www.amazon.it/Satyros-Collana-ESCriver…/…/B073CBDCPT
Kobo: https://www.kobo.com/it/it/ebook/satyros-2
Storytel: https://www.storytel.com/it/it/authors/91741-Giorgio-Borroni
FUMETTI di Astromica:
DEAD AND ALIVE https://astromica.com/series/12
UNA NOTTATACCIA PER LEMMY BLACK https://astromica.com/series/64
ORRORE D’AUTUNNO https://astromica.com/series/50

Giorgio Borroni (1977), dopo la laurea in Lettere presso l’Università di Pisa e il diploma in Fumetto conseguito presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze, ha curato e tradotto le edizioni di Frankenstein di Mary Shelley per Feltrinelli e di Dracula di Bram Stoker per Barbera. Ha inoltre tradotto La Lettera Scarlatta di Hawthorne per Liberamente e Io morirò domani, un thriller di Dawood Ali McCallumedito da Giunti. Sempre per Liberamente ha pubblicato un manuale di Letteratura Italiana per studenti. Da sempre appassionato di fumetti, ha collaborato con BD e J-pop per la traduzione di graphic novel come Parker di Darvyn Cooke, Body Bags di Jason Pearson, Battlechasers di Joe Madureira e della serie manga The legend of Zelda, Warcraft, Starcraft. Da sceneggiatore di fumetti collabora con Astromica che pubblica a episodi tre fumetti tratti da suoi testi: Dead and Alive, Orrore d’Autunno e Una nottataccia per Lemmy Black. Come docente ha insegnato “traduzione del fumetto” in un master universitario di II livello a Pisa, ha tenuto un workshop per la Scuola Fenysia di Firenze sulla letteratura horror e ha insegnato materie letterarie ai bambini e ai detenuti del carcere di Sollicciano. Due suoi racconti brevi figurano sulle antologie horror La serra trema volume 1 e 2. Dal 2015 a oggi ha prodotto alcuni audiolibri tratti da suoi racconti di varia durata in mp3, con all’interpretazione dell’attore e doppiatore Edoardo Camponeschi (Midnight Club, Orrore d’Autunno, Hello Darkness, Zombie Mutation). Framax Audiolibri ha realizzato la versione audio di Satyros, un suo romanzo breve originariamente commissionatogli dalla Community Escrivere.com. Come illustratore realizza con tecnica digitale opere fantasy, horror e di fantascienza che compaiono in numerose copertine di Anonima GDR webzine e sul volume 1 della nuova edizione della antologia digitale Altrisogni, edita da Dbooks. Una sua illustrazione compare nel manuale del gioco di ruolo Charme. La sua ultima pubblicazione, sempre per Framax, è una traduzione con raccolta di saggi del Reanimator di Lovecraft.

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