Dopo il nostro primo appuntamento con gli autori che pubblicano in self publishing (qui la prima testimonianza a opera di Giorgio Boroni), ecco la prima recensione di un romanzo pubblicato in self: “Dal Vangelo secondo Palo Fox” di Sarah Arenaccio.
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Alzi la mano chi non crede agli oroscopi. Eccomi, io sono una di voi; eppure, non lo nego, mi diverto a chiedere ai miei interlocutori quale sia il loro segno zodiacale e a leggiucchiare, di tanto in tanto, l’ultima pagina delle riviste dove, generalmente, l’astrologo di turno ha qualcosa in serbo (anche) per me.
E chi è l’Astrologo per eccellenza, quello con la A maiuscola, appunto, l’unico che tutto vede e tutto sa circa il tuo coefficiente di sfiga? Lui: Mr. Paolo Fox! Lui che mentre la sottoscritta scrive è in diretta su Rai 2 a stilare la classifica della settimana e – udite, udite! – posiziona i Gemelli all’11° posto… Sarà una settimana difficile: tocca farsi coraggio!
In Dal Vangelo secondo Paolo Fox di Sarah Arenaccio, Bea/Beatrice/Beatronza (nata sotto il segno del Capricorno) e il suo miglior amico, il cancerino “Giu a mamma” – conosciuto dai più come Anthony – sono due fedelissimi estimatori del nostro. In uno degli appuntamenti settimanali, mentre Anthony e Bea si stanno recando a uno dei psicologicamente disastrosi pranzi della domenica a casa dei genitori di Bea, Paolo Fox fa una rivelazione: il prossimo anno sarà l’anno del Capricorno. Dunque, qualcosa a Beatrice sta per accadere o, per meglio dire, sta per cambiare.
Editor malpagata, trasandata nell’aspetto, single per scelta (di chi?), coinquilina di tre studentesse universitarie in un appartamento in affitto, Beatrice sta per compiere trentatré anni e Anthony le sta organizzando l’ennesima festa di compleanno alla quale Bea cercherà di non presenziare ancora una volta. Ma, a questo giro, dovrà farlo e lo farà. Qui incontrerà il prestante Luca, un collega di Anthony, col quale intraprenderà una relazione (o giù di lì) ignara o quasi che sta iniziando ad innamorarsi (anche!) di Emiliano, un bellissimo scrittore che ha pubblicato per la casa editrice dove lavora Bea.
Anthony, dal canto suo, ha una storia con Diego, proprietario di un cane alquanto singolare: odia le persone sovrappeso e si chiama Anna Wintour… sì, proprio come la direttrice di Vogue! Nel romanzo, infatti, non mancano puntuali riferimenti a personaggi di Serie Tv e questo permette al lettore di immedesimarsi ancora di più con le ambientazioni raccontate: condividere con i protagonisti un mondo sembra abbattere il filtro realtà-finzione. Ed è qui, a mio avviso, il maggior punto di forza del lavoro di Sarah Arenaccio: rendere, attraverso una scrittura fluida, lineare, ironica, quel senso di inadeguatezza che accompagna quasi ogni donna perché, parliamoci chiaro, nella vita davanti agli occhi di tua madre o sei Beatronza o sei sua sorella Bianca, il prototipo di figlia-moglie-madre-professionista perfetta: non esistono mezze misure!
E quando ti senti inadeguata, non smetti di chiederti: Che fare? Come fare? Bea è completamente priva di esperienza nel campo di battaglia di Cupido: fortuna che Bianca e Anthony sapranno starle accanto come solo chi davvero ti vuole bene sa fare.
Lella Esposito