Segnalazioni letterarie #12

Questa settimana vi proponiamo un post di segnalazioni letterarie più polposo del solito.

Vi consiglieremo ben due testi de Il Saggiatore, editore che si fa molto amare per la mole di titoli interessanti che propone o ripropone ai lettori. Quelli che vi consigliamo in questo post sono due libri da poco pubblicati, Come diventare femminista di Priya Basil e Il grande libro della morte di Ines Testoni.

Ci teniamo a farvi conoscere anche un testo uscito nel 2020 ma che riteniamo sempre utile, Fuori di testo. Titoli, copertine, fascette e altre diavolerie di Valentina Notarbernardino edito da Ponte alle Grazie.

Come al solito, vogliamo dare spazio anche all’editoria più indipendente. Questa volta è il turno della Pav Edizioni col suo L’albero di nespole di Giulietta Fabbo.

Avviso agli uffici stampa e agli autori: se volete proporre i vostri testi potete contattarci su commerciale@biblon.it

A presto!

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Questo non è un mondo per donne. Ogni spazio che ti circonda, ogni strada su cui guidi, ogni libro di anatomia su cui il tuo medico ha studiato, perfino la temperatura media nell’ufficio in cui lavori sono stati pensati in base alle esigenze del corpo maschile. Se sei donna verrai pagata meno di un uomo, riceverai più molestie di un uomo, verrai creduta meno di un uomo raccontando di aver subito una violenza. È un mondo in cui alle donne è lasciata solo la libertà di lottare per perdere. E a volte neanche quella.

Priya Basil ha sentito questa verità ribadita di continuo nel corso della sua vita: nel segreto familiare cui nonna Mumji alludeva con gli occhi bassi, nello sguardo giudicante di sua madre, che racchiudeva tutti gli sguardi – di biasimo, desiderio, disprezzo – a sua volta ricevuti, nella sua stessa esperienza quotidiana. È da qui, molto prima che dalla lettura di Hannah Arendt e Judith Butler, che è nato il suo femminismo: dalla sensazione di vivere sin dall’infanzia, al pari delle altre donne che ha conosciuto, in una gabbia senza sbarre creata dagli altri. Come diventare femminista è un invito ad aprire gli occhi sulla società che ci circonda e a prendere consapevolezza delle infinite limitazioni cui continua tuttora a essere sottoposto il genere femminile: perché solo rendendoci conto di quanto la discriminazione sia endemica attorno a noi – basti pensare che una persona su cinque in Europa ritiene che le donne inventino spesso accuse di abusi o di stupro – potremo fare a pezzi questo mondo e ricostruirne uno a misura di tutte e tutti.

Quello di Priya Basil è un pamphlet personale diretto ed esplosivo. Un’opera che ci porta a riconsiderare le nostre stesse scelte e azioni, il modo in cui ci parliamo e ci ascoltiamo tra noi, come ci raccontiamo e come immaginiamo il futuro: perché la parola «femminista» non rimanga solo uno slogan su una maglietta alla moda, ma diventi il nome di una rivoluzione.

Che cosa significa essere femminista oggi? Significa reagire a un mondo dominato dagli uomini. Significa resistere in un mondo pensato per gli uomini. Significa immaginare un mondo nuovo, finalmente per tutte e tutti.

Traduzione di Alessandra Castellazzi

Priya Basil è nata a Londra nel 1977 da una famiglia di origini indiane, è cresciuta in Kenya e oggi vive tra l’Inghilterra e Berlino. Ha fondato la piattaforma internazionale Authors for Peace e scrive per il Guardian e altre testate. Con il suo primo romanzo, Profumo di spezie proibite (Piemme, 2011), nel 2007 è stata candidata al Dylan Thomas Prize e al Commonwealth Writers’ Prize; i successivi, The Obscure Logic of the Heart (2010) e Strangers on the 16:02 (2011), sono stati tradotti in otto lingue.

ISBN 9788842830443

pagine: 208

€ 19,00

(dal sito dell’Editore)

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Solenni processioni funebri, pianti rituali, sacrifici e offerte in onore dei defunti, complesse pratiche di purificazione, sepolture, cremazioni e mummificazioni, necropoli grandiose erette a immagine e somiglianza delle città dei vivi: ogni società, ogni popolo del pianeta, sempre e a ogni latitudine, si è confrontato con la morte e ha cercato di renderla meno traumatica, facendone un momento di passaggio condiviso all’interno delle comunità. Oggi invece l’Occidente, accecato dall’illusione di un benessere infinito, opera una rimozione sistematica della morte dalla vita quotidiana e dall’esperienza di tutti, tramutandola in un fantasma indicibile con cui ciascuno si trova a combattere da solo.

Il grande libro della morte ripercorre i miti, i riti, le credenze e le tradizioni funebri che hanno accompagnato l’umanità fin dall’alba dei tempi. Esamina come nel tempo sono cambiati gli atteggiamenti individuali e collettivi nei confronti della morte, vista come un confine naturale dell’esistenza nel mondo antico e nel Medioevo per poi diventare un tabù nell’età moderna. Racconta la lunga tradizione di filosofi e scrittori che hanno sottolineato come l’accettazione della nostra mortalità sia la chiave per dare un significato alla nostra esistenza. Rintraccia gli influssi della morte sull’arte figurativa, sul cinema e sulle serie televisive. E approda all’oggi: un’epoca in cui i progressi della scienza e della tecnologia ci spingono a ripensare in nuovi modi l’essere umano, e figure ibride come i cyborg e il movimento del transumanesimo aprono le porte a possibili forme di parziale immortalità. Un’epoca in cui è sempre più pressante la richiesta di un supporto medico e psicologico per i morenti e i loro cari; in cui è più che mai necessario ristabilire un rapporto maturo e consapevole con la morte.

Il grande libro della morte ci sfida a caricare nuovamente di senso la nostra più grande paura, restituendo l’antico alone di sacralità a questo confine e, al tempo stesso, pensandolo come un passaggio naturale dell’esistenza. Perché è solo guardando negli occhi la nostra fine che possiamo vivere pienamente.

Riti e tabù, miti e film, l’immortalità dell’anima promessa dalle religioni e l’immortalità della mente promessa dalla tecnologia: questo libro racconta la morte ieri, oggi e domani.

Ines Testoni è professoressa di Psicologia sociale all’Università di Padova ed è direttrice del master in Death Studies & The End of Life presso lo stesso ateneo. È stata riconosciuta tra i cento scienziati più importanti a livello nazionale per gli studi sulla morte. È autrice di numerosi articoli e saggi, tra i quali ricordiamo Il dio cannibale(Utet, 2001), Psicologia sociale (Einaudi, 2002; con Adriano Zamperini), L’ultima nascita (Bollati Boringhieri, 2015), Psicologia palliativa (Bollati Boringhieri, 2020).

ISBN 9788842828419

pagine: 374

€ 25,00

(dal sito dell’Editore)

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Fuori di testo è un libro sui libri come nessuno li ha mai raccontati. Dedicando a ciascuna delle «soglie» del libro – titoli, copertine, risvolti, fascette, ringraziamenti, dediche, indici… tutto escluso il testo, insomma – una trattazione gustosa e documentata, Valentina Notarberardino rivela storie, curiosità, segreti, retroscena dell’editoria in generale e della narrativa italiana recente in particolare, anche grazie alle inedite confessioni di alcuni fra gli scrittori maggiori e più venduti del nostro Paese: da Edoardo Albinati a Diego De Silva, da Massimo Gramellini a Nicola Lagioia, da Melania G. Mazzucco a Roberto Saviano. 
Ne emerge una guida preziosa all’attività editoriale, regno spesso impenetrabile ai non addetti, dove si incrociano e cooperano – non sempre pacificamente, come si vedrà – qualità letteraria e strategie di marketing, volontà d’autore e «diavolerie» di editori, grafici, redattori: tutti ingredienti della pozione magica che è ogni successo editoriale.GENERE: Fuori scaffale

COLLANA: SAGGI

PAGINE: 336

PREZZO: 18.50 €

ISBN: 9788833313740

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L’albero di nespole racconta la storia di una famiglia in un paesino del sud Italia, che, tra devastazione sociale e decisioni imponderabili, vede caratterizzare il destino dei suoi componenti. La speranza e l’amore però, riescono ad eludere il fato e a sopravvivere nonostante le miserie umane. Un libro che ripercorre, a cavallo della II guerra mondiale, gli avvenimenti che sconvolsero l’Italia, che determinarono la ripresa del bel Paese e nel quale gli eventi bellici e il boom economico prendono forma concreta nelle vite dei protagonisti.

GIULIETTA FABBO nasce ad A vellino il 12 gennaio 1971. È laureata i n Lettere Classiche e insegna Materie Letterarie, Latino e Greco presso il Liceo Classico “Pietro Colletta” di Avellino. È sposata e ha due figli adolescenti. Appassionata di archeologia, ha pubblicato schede tecniche nel volume “NOTARCHIRICO 500.000 anni fa” a cura di M. Piperno (ed. OSANNA Venosa) e ha lavorato in qualità di archeologa preistorica presso la Soprintendenza Speciale al Museo Preistorico Etnografico Pigorini di Roma e presso l’area archeologica US Navy di Gricignano di Aversa (CE)

Collana: Storie di vita

1^ edizione: febbraio 2022

Isbn: 979 – 12 – 5973 – 235 – 4

Cover graphics: Claus Tamburini

Info: pavedizioni1@gmail.com pavedizionifiles@gmail.com www.pavedizioni.it

Costo 14 ,00

(dal sito dell’Editore)

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