Chiudiamo l’anno con la segnalazione di due testi appena usciti in libreria
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Nuovo titolo per la collana La scena di Ildegarda delle Edizioni Erranti, La fuga di Pitagora è un testo di Marcello Walter Bruno.
Solo un attimo fa Crotone era New York. Seguendo il percorso del sole, la Grecia fondava la Magna Grecia come un giorno l’Europa fonderà l’America. E l’immigrato Pitagora, che giunge a Kroton (in una regione che allora si chiamava Italia) dopo un apprendistato iniziatico nei luoghi della scienza e della magia, è il simbolo di un cosmopolitismo che segna fin dall’epoca presocratica i destini della civiltà mediterranea. Pitagora ci parla della nostra contemporaneità occidentale e globale. E ci ripropone i problemi fondamentali con cui tutti dappertutto dobbiamo fare i conti.
Pagine 108
Anno: 2021
Prezzo 10,00
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C’è ancora qualcosa da dire su Stanley Kubrick? Le sue biografie ci hanno raccontato il passaggio dal mestiere di fotoreporter (già a diciassette anni assunto dalla rivista “Look”) a quello di filmmaker indipendente e poi di regista di kolossal come 2001: Odissea nello spazio e Barry Lyndon. L’apertura dello Stanley Kubrick Archive ci ha introdotto nei vari progetti non realizzati. Ma la conoscenza approfondita del suo lavoro fotografico – un’esperienza maturata nella stessa New York di Diane Arbus, Weegee, William Klein, Robert Frank, Elliott Erwitt e gli altri innovatori di cui Kubrick è stato amico personale o allievo indiretto – permette ora una nuova e originale rilettura di tutta l’opera, dall’esordio di Day of the Fight (un photo essay che diventa un film) ai capolavori della maturità. Se Shining si chiude con una carrellata verso una foto (forse in omaggio al celebre corto Wavelength del regista/fotografo Michael Snow) e Full Metal Jacket ha fra i personaggi principali un fotoreporter di guerra, un po’ tutti i film di Kubrick possono essere riletti come una riflessione sulle fotografie (sempre presenti in quanto oggetti della quotidianità moderna) e sulla fotografia (tecnologia madre del cinema, fermo-immagine come punto limite della modernità cinematografica). Partito da “Look” e arrivato all’Overlook Hotel, Kubrick ha attraversato tutti i generi conservando nelle sue immagini un’estetica che trova il suo cuore nella scuola fotografica di New York.
Prefazione di: Gabriele D’Autilia
Collana: Cinema
2021, 222 pp.
ISBN: 9788857579115