Cieca e paralizzata
Preghiera in forma di racconto contenente citazioni non specificate ma adeguate all’impresa
“Dio solo basta”
Santa Teresa D’Avila
“Chi eravamo noi
Te lo ricorderai
Un cancro, un’eresia
Due cani in sagrestia”
(Lili Marlene, Baustelle)
“Se d’amore si muore, siamo morti, noi:”
Edoardo Sanguineti
Ci provo a passare oltre, a non fissarmi nelle ossessioni, a non ripercorrere le strade sbarrate, quelle che, con la Tua solita delicata gentilezza, Mi hai già sbarrato; ma vederTi, e vederti dopo così tanto tempo, mi dilania le vene, mi travolge un tornado di solitudine, un’immensa valanga che mi carica alle spalle e mi lascia moribondo e annichilito. Tutto questo è lo starTi vicino, sentirti parlare, ridere, e più di tutto guardarti e sentirmi inerme, sentirmi nessuno tra le le tue mani che mi accoglieranno.
Valanga di desiderio, della Tua bocca che mi tormenta, delle Tue dita che scavano la mia pelle secca, smorta. La fatica di rendermi piacevole, di lasciarTi la migliore impressione di me, di trovare un posto tra i Tuoi ricordi. La fatica erculea di poter essere desiderato da Te.
Rassegnati, mi dico, non persistere nell’idiozia di un piacere che ti sarà precluso per sempre. Accetta la vita e quello che ti dà. Accetta il fallimento e la solitudine, arrenditi alle parole vuote e insensate e pesanti come macigni. Trova un posto nel silenzio della terra umida e smettila di aver bisogno, smettila col desiderio di Dio.
Non mi perdonerà, Dio Padre, se ammettessi di volere le mie labbra in contatto con quelle di suo Figlio. Non mi perdonerà alcun Dio se mi avvicinassi alla Croce e le mormorassi “ho voglia di Te”.
Allora vivi da eremita, abbandona ogni tentativo di scalata, abbandona la voglia e il desiderio, abbandonati all’oblio.
Morirò non conoscendo il sapore delle tue labbra e della tua saliva di legno.
Prego Dio di non rivederTi più, perché è uno strazio questo desiderio evirato.
Gesù, questi poveri peccatori non li abbandonare, portali a me. Sono pronta io a fare qualunque cosa. Amore vuole amore; fuoco vuole fuoco. Darò fuoco all’amore. Darò amore al fuoco. Sono così forti i lacci del tuo amore che io non posso uscirne. Master of the Ropes. Non lasciarmi MAI la libertà: io ti amerò dappertutto, io ti cercherò sempre, legata a questo corpo di marmo.
Gesù è tutto e io nulla, ma una volta ci voglio uscire col mio nulla, e voglio andare tutta bagnata in mezzo a Gesù, e Lo voglio amare tanto tanto; non voglio più essere in me stessa, voglio stare dentro di Gesù, entrare dalla ferita del costato, scostarne i lembi e infilarci, uno alla volta, i miei arti, poi il tronco e, ultima, la testa. Dentro Gesù vedrà i colori della Vita accentrarsi verso un unico punto. Quel punto è Dio. Non vi è cosa più cara in questa vita che il patire; non vi è cosa più preziosa che la croce; non vi è contento più grato né allegrezza più vera che fare la volontà di Dio, sommo Bene; non vi è spasso né sollievo più dilettevole che cercare il patire, fammi patire sino a che non avrò più pazienza; non vi è riposo più soave che stare in croce con l’amato Bene. Non posso dire altro: Dio è pazzo, fa pazzie d’amore; resto anch’io impazzita, attonita per tanto bene.
Colgo una rosa per Te.
Se ti piace, mio Gesù, vieni a pigliarla.
CAMBIO DI SCENA
Leggo.
Spengo il computer.
Non ha senso continuare a leggere, figurarsi scrivere o pensare.
Teseo mi tormenta.
Teseo e Arianna mi puntano il dito contro.
Lo fanno solo quando sono in coppia: da soli, si avvicinano cauti e mi sorridono. Mi indicano le corna sulla testa, il mio petto nudo, la mia virilità asinina.
Ma in coppia, fomentati dal volgo, mi puntano il dito contro, negli occhi la rabbia e la vendetta.
Io scappo.
Mi faccio da bere.
Nulla di romantico: una Peroni in dispensa: è calda, è piscio frizzante (ma di te berrei anche il piscio, Arianna, lo sai) (sai tutto di me, delle mie perversioni)
(E quando dici che non lo sai, che non mi conosci se non per la mostruosità dei miei attributi, stai mentendo)
Dormo tante ore al giorno.
Stamattina l’eclissi del Sole ha velato di un giallo sporco il cielo. Anche gli astri vogliono riposare, ho detto.
(Lo sai che siamo prigionieri? Lo sai che non potremmo mai lasciare la nostra Galassia? Ci vorrebbero miliardi di anni e poi andremmo nel nulla) (non avrebbe senso, d’altronde. Che senso ha fuggire se siamo prigionieri proprio in quanto vivi, proprio in quanto ammasso di cellule rigenerantesi? Che senso ha fuggire se siamo fantasie divine?)
Tu non mi capisci.
Lo comprendo, non so dove vado a parare.
Una volta mi sono innamorato di te.
La prima volta la passai cercando di capire cosa ti rendesse così bella ai miei occhi, la seconda volta, quando ho capito d’amarti, ho passato la serata a chiedermi perché non potevo baciarti e dirti che non potevo stare più senza di te.
Cosa ti rendesse bella l’ho forse capito più in là: i tuoi occhi grandi e scuri, le tue sopracciglia, il vizio di morderti il labbro inferiore per la timidezza; la tua aria austera che respingendo mi attraeva. Forse i tuoi seni (che mai ho visto, ma solo immaginato sotto i tuoi vestiti)
(Tu non sapevi nulla, ho sempre nascosto tutto) (Teseo) (io non ho mai avuto il coraggio di parlarti chiaro) (io non posso parlare, io mugghio)
Vado avanti a bere la birra.
Sì, preferirei il tuo piscio a questa chiazza di petrolio gialla e puzzolente.
Da sempre lontano, chiuso ogni rapporto col mondo.
A cosa serve il mondo se non a essergli contro?
Metto in discussione la mia vita.
(Ti anticipo la risposta: non sono nessuno) (non siamo nessuno; solo tu sei il braccio di questa galassia a spirale).
*
Impermanenza (Vd. treccani.it: s. f. Condizione di precarietà, di provvisorietà)
Tutto finisce, niente dura per sempre: la vita umana, le relazioni interpersonali (le relazioni d’amore, poi, sono le prime a esaurirsi, grazie al cielo! n.d.r.):
Viviamo una vita che non ha un senso deterministico, né in senso teleologico né deterministico.
Butto la Peroni.
Vomito.
E il mio vomito ha più sapore di quello schifo in bottiglia.
*
CITAZIONE
“Tra 8 anni la sonda New Horizons oltrepasserà i confini del sistema solare.
Tra 157 anni Plutone sarà tornato nel punto della sua orbita in cui si trovava quando fu scoperto.
Tra 979 anni Gamma Cephei diventerà la nuova stella polare.
Tra 13.000 anni le costellazioni invernali saranno visibili d’estate e quelle estive d’inverno.
Tra 25.000 anni il messaggio di Arecibo raggiungerà la sua destinazione, l’ammasso globulare M13.
Tra 50.000 anni potremmo ricevere una risposta al messaggio di Arecibo.
Tra 100.000 anni Betelgeuse sarà esplosa come supernova.
Tra 100 milioni di anni Saturno perderà i suoi anelli.
Tra 300 milioni di anni tutti i continenti si saranno uniti un nuovo supercontinente.
Tra 600 milioni di anni la Luna si sarà allontanata abbastanza dalla Terra da non poter più produrre eclissi totali di Sole.
Tra 1,1 miliardi di anni il Sole diventerà abbastanza caldo da produrre sulla Terra un effetto serra incontrollato che porterà lentamente all’evaporazione di tutti gli oceani e all’estinzione di ogni forma di vita.
Tra 4,5 miliardi di anni la Via Lattea si fonderà con la galassia di Andromeda.
Tra 5,5 miliardi di anni il Sole diventerà una gigante rossa; tra 8 miliardi di anni una nana bianca.
Tra qualche centinaia di miliardi di anni tutte le galassie del Gruppo Locale saranno fuse in un’unica galassia.
Tra 1000 miliardi di anni l’universo si espanderà così rapidamente che gli oggetti non legati gravitazionalmente tra loro usciranno l’uno dall’orizzonte cosmologico dell’altro. La radiazione cosmica di fondo non sarà più osservabile.
Tra 100.000 miliardi di anni tutte le stelle moriranno: l’universo sarà popolato solo di cadaveri stellari.
Tra 1000 miliardi di miliardi di miliardi di anni non ci saranno più oggetti legati gravitazionalmente tra loro.
Tra 10 milioni di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di anni anche l’ultimo buco nero supermassiccio sarà evaporato: l’universo sarà popolato solo di particelle subatomiche e fotoni, invisibili l’uno all’altro, in attesa della morte termica.
E questo, sostanzialmente, è quanto.
(da Instagram)
https://www.instagram.com/p/CkDfZpGIIK3/?utm_source=ig_web_copy_link
(2023) Veronica Giuliani