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Come scrivere Horror (e vivere infelici) – Parte 10

La nona parte la trovate qui

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Attitudine horror: parte 1, I dolori del Giovane Splatter

Non so se siete mai stati a qualche kermesse letteraria horror, io sono un po’ asociale, ma quando ci partecipo lo faccio in grande stile: una volta ho persino indossato un gemello siamese di lattice. Comunque, l’impressione che ho avuto il più delle volte è che gli scrittori horror esordienti, in occasione di questi festival, mettano in scena le 5 fasi del dolore:

1. Diniego: si nega che l’horror in Italia sia trattato da nicchia perché la rinascita, il ritorno ai fasti degli anni ’80, sono vicini, come l’apocalisse per qualche culto nelle campagne del Texas. In questa fase spesso si ribadisce che il genio italico è superiore a certi prodotti e sempre apprezzato all’estero, basti vedere Dario Argento. Ah, dopo tutti mettono mano allo smartphone per infamare su Facebook un autore italiano a caso che però all’estero è stato tradotto e riscuote successo.

2. Rabbia: gli autori esordienti horror (che scrivono più su Facebook che romanzi) pontificano tenendo conferenze in cui pubblicizzano la loro opera edita da Pink’ o’ Pallyno Press, che ha vinto il premio “Miocuggino” ed è stata tanto apprezzata da mamma, dopodiché elargiscono consigli su come scrivere horror di successo, con il plauso di Lovecraftiani hardcore, Toto Cutugno vari e amici venuti lì a vederti solo perché si è sparsa la voce che magari ci sono le cosplayer con le zinne di fuori. In queste conferenze della durata di 15 minuti (di gloria) la rabbia è ferocemente rivolta a Mondadori o RCS o qualche altra major, editori cattivi che pubblicano i comici di Italia 1 e non loro…

3. Contrattazione: Questa è la fase in cui gli organizzatori dei concorsi letterari scelgono il cosiddetto male minore. Quale sarebbe? Ovvio, far vincere amici e parenti per mantenere viva la “tradizione” oppure, in caso di anonimato dell’autore, affibbiare il premio al primo Lovecraftiano Hardcore perché così non ci si sbaglia: HPL in Italia va forte, spacca tutto! Che è quella robaccia alla Clive Barker? Che è un horror senza tentacoli? Che è tutto ‘sto horror finto esterofilo di oggi? Siamo ‘itagliani’ e dobbiamo parlare di Chtulhu che porta il male cosmico nella provincia di Vattelappesca!

4. Depressione: Questa viene al sottoscritto ogni volta che vede feudi, concorsi dove vincono tutti tipo “torneo di tennis aziendale”, i soliti noti che si inventano spauracchi “un tanto al chilo”, o elucubrazioni sul niente da parte di autopraclamati esperti (e l’imbarazzo degli ospiti, magari autori davvero competenti che devono sopportare spocchia e provincialismo).

5. Accettazione: dopo la sbronza del “Diniego”, arrivare a capire che si è autori di nicchia in un Paese in cui non si legge abbastanza non è una cosa così scontata. Alla fine di una kermesse del tipo in questione, gli autori della scuderia Pink o’ Pallyno Press si convincono che in fondo loro sono Stephen King solo perché hanno parlato 10 minuti del loro libro che si trova unicamente negli Store, guarda un po’, della Pink O’ Pallyno Press (ma non ordinatelo alla vostra libreria, sapete come è? I librai sono cattivi e non lo fanno arrivare… cosa? L’ISBN? Ah, e sarebbe? No io ‘ste cose tecnologiche non le capisco!). Aver venduto una copia a tua zia non ti rende uno scrittore di successo, esattamente come il mancare di rispetto al lettore imbastendo storie trite, dove l’unica parte che ti importa è il tuo nome sulla copertina.

Scusate lo sfogo, potreste dirmi: “E quindi che proponi per migliorare lo stato dell’horror in Italia?”, e avreste pure ragione.

Nella prossima puntata stilerò un controprogramma in cui tenterò di essere propositivo e dare una visione personale agli autori horror di cosa è una attitudine genuina, ma intanto, un paio di considerazioni si possono fare anche in questa sede.

La promozione non si fa pontificando sul sesso degli angeli e dettando leggi ferree. Vuoi stuzzicare il possibile avventore? Stuzzicalo con i retroscena, con il perché sei lì e perché hai scelto proprio l’horror. Racconta la trama, ma non troppo: i lettori dovrebbero giudicare da sé leggendo, tu praticamente stai facendo un trailer da 15 minuti, del resto se hai saputo costruire una trama basata sulla suspense dovresti riuscire anche a creare hype per la tua opera. Omaggiare è bene, ma sfoderare nomi altisonanti a cui ti sei ispirato non ti rende migliore di loro. Non fare dunque la macchietta e rimani sul vago: è uno Slasher? Un Body Horror? Non mi snocciolare Venerdì 13, Nightmare o Lo strano caso del signor Valdemar… perché automaticamente ti metti come pietra di paragone.

 

Per chi non lo sapesse, la roba che realizzo la trovate in un fottio di stores, tipo questi:
Apple Books: https://books.apple.com/…/author/giorgio-borroni/id963966726
Audible: https://www.audible.it/search…
Google Play: https://play.google.com/store/books/author…
Il Narratore Audiolibri: https://www.ilnarratore.com/it/the-same-feature/1189/
Kindle: https://www.amazon.it/Satyros-Collana-ESCriver…/…/B073CBDCPT
Kobo: https://www.kobo.com/it/it/ebook/satyros-2
Storytel: https://www.storytel.com/it/it/authors/91741-Giorgio-Borroni
FUMETTI di Astromica:
DEAD AND ALIVE https://astromica.com/series/12
UNA NOTTATACCIA PER LEMMY BLACK https://astromica.com/series/64
ORRORE D’AUTUNNO https://astromica.com/series/50

Giorgio Borroni (1977), dopo la laurea in Lettere presso l’Università di Pisa e il diploma in Fumetto conseguito presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze, ha curato e tradotto le edizioni di Frankenstein di Mary Shelley per Feltrinelli e di Dracula di Bram Stoker per Barbera. Ha inoltre tradotto La Lettera Scarlatta di Hawthorne per Liberamente e Io morirò domani, un thriller di Dawood Ali McCallumedito da Giunti. Sempre per Liberamente ha pubblicato un manuale di Letteratura Italiana per studenti. Da sempre appassionato di fumetti, ha collaborato con BD e J-pop per la traduzione di graphic novel come Parker di Darvyn Cooke, Body Bags di Jason Pearson, Battlechasers di Joe Madureira e della serie manga The legend of Zelda, Warcraft, Starcraft. Da sceneggiatore di fumetti collabora con Astromica che pubblica a episodi tre fumetti tratti da suoi testi: Dead and Alive, Orrore d’Autunno e Una nottataccia per Lemmy Black. Come docente ha insegnato “traduzione del fumetto” in un master universitario di II livello a Pisa, ha tenuto un workshop per la Scuola Fenysia di Firenze sulla letteratura horror e ha insegnato materie letterarie ai bambini e ai detenuti del carcere di Sollicciano. Due suoi racconti brevi figurano sulle antologie horror La serra trema volume 1 e 2. Dal 2015 a oggi ha prodotto alcuni audiolibri tratti da suoi racconti di varia durata in mp3, con all’interpretazione dell’attore e doppiatore Edoardo Camponeschi (Midnight Club, Orrore d’Autunno, Hello Darkness, Zombie Mutation). Framax Audiolibri ha realizzato la versione audio di Satyros, un suo romanzo breve originariamente commissionatogli dalla Community Escrivere.com. Come illustratore realizza con tecnica digitale opere fantasy, horror e di fantascienza che compaiono in numerose copertine di Anonima GDR webzine e sul volume 1 della nuova edizione della antologia digitale Altrisogni, edita da Dbooks. Una sua illustrazione compare nel manuale del gioco di ruolo Charme. La sua ultima pubblicazione, sempre per Framax, è una traduzione con raccolta di saggi del Reanimator di Lovecraft.

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