Come scrivere Horror (e vivere infelici) – Parte 8

La settima parte la trovate qui

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CREARE DISAGIO

Riprendiamo a parlare di tecniche dure e pure partendo da una citazione cinematografica.
Avete mai visto “Allucinazione Perversa”? Se non lo avete fatto rimediate subito, perché è un horror intelligente, “poetico” e molto profondo. Inoltre in questo film ci sono delle tecniche pionieristiche che verranno riprese in pellicole dell’orrore successive, come riprese accelerate o in stop motion per caratterizzare gli spiriti maligni. Su Youtube lo trovate intero, gratis e in italiano, tuttavia suggerirei l’acquisto del DVD, perché in questo caso gli extra sono illuminanti, soprattutto le interviste al regista e alla troupe.
In una di queste interviste viene sviscerata una scena divenuta cult, quella in cui in soggettiva si vede in dettaglio una ruota di una barella. La ruota gira a vuoto, è difettosa, spesso durante il viaggio trema e sembra voler scappar via. Aggiungete cigolii e i corridoi in penombra e… vi sentite a disagio? Bingo! Era l’intenzione del regista Adrian Lyne. In parte c’è riuscito per un evento casuale e in parte perché ha avuto una ottima intuizione. La ruota difettosa non era prevista nella sceneggiatura, ma la barella che avevano affibbiato alla produzione presentava quella magagna non da poco. Al regista fu proposto di cambiare inquadratura, ma lui fu folgorato da un’idea che alla fine avrebbe pagato non poco: utilizzare proprio quel difetto a suo vantaggio per creare disagio. Quindi calcò la mano riprendendo proprio la ruota difettosa e il resto è storia.

Se si vuole scrivere horror trovare lo spauracchio giusto, che sia uno zombie, un vampiro o un ghoul, è solo una minima parte del lavoro, perché se voi non preparate il lettore e non lo guidate verso lo spavento o il disgusto avrete fatto una pizza con tutti gli ingredienti al posto giusto, ma la l’avrete servita senza prima metterla in forno. A voi piacerebbe una pizza cruda?
Prima della apparizione dello spauracchio voi dovrete creare una certa atmosfera, dovrete dare un “mood” al vostro scritto, una sorta di canale emozionale in cui il lettore dovrà navigare fino alla destinazione.

Ma cosa crea disagio? Qui dovrete prima scavare nelle vostre paure e analizzare come vi siete sentiti quella volta che siete rimasti bloccati in ascensore.
Ve lo ricordate? La puzza di pelo bagnato del cockerino della signora Rossi che vi entrava nei polmoni, le luci al neon che sfarfallavano, il rumore ipnotico delle porte che si aprivano giusto uno spiraglio per richiudersi subito di scatto. Quel cigolio sembrava una sorta di muggito, come quando da piccoli avevate quel barattolo con la mucca disegnata sopra… lo rovesciavate e “Mooooo!”, ma vi incazzavate perché non capivate come faceva una vacca a esserci entrata. Ora siete voi prigionieri in una scatola che muggisce, e la mucca disperata, indovinate un po’, siete voi! Un momento! Che pensieri sono questi?! Riprendetevi, per Dio! Non siete più dei mocciosi e le vacche nelle scatole non esistono, deve esserci una soluzione! Ah, ecco, il campanello, suonatelo, premetelo di nuovo, ma forte… ehi, che fate? Dannazione! Lo avete incastrato, adesso strilla di continuo, come un bambino capriccioso… come voi dieci minuti fa, quando siete rimasti bloccati e avete urlato fino a perdere la voce per farvi sentire dal portiere che non vi ha risposto… e voi dovevate andare a lavorare, al contrario di lui che sonnecchia sempre nella sua guardiola fra riviste di donnine nude e musica metal degli Hailursister! Magari anche ora ha inseriti quei maledetti auricolari nelle orecchie e non vi sente, oppure vi ignora di proposito!
A un tratto la porta si apre e voi in un bagno di sudore uscite dall’ascensore come se foste rinati un’altra volta, solo per scoprire che fuori il mondo è finito. The end.

Cosa ho appena fatto? Ho improvvisato alla grande e mi scuso per la sciatteria, ma ho anche utilizzato alcuni escamotage che vi elenco:
Ogni dettaglio è un’arma: una goccia che cade ritmicamente in un lavandino può creare più disagio di uno zombie sbudellato messo lì a caso. Tuttavia, se vi limitate a compilare liste della spesa di dettagli… non avrete gli effetti voluti. I dettagli vanno scelti secondo una scala di valori: che la porta dell’ascensore fosse di metallo per me aveva meno valenza della puzza di cane bagnato, quindi niente porta di metallo! Occhio all’infodump, lui è sempre dietro l’angolo!
Il dettaglio può avere una doppia valenza: una musica di un carillon può addormentare i bambini… ma può essere ossessiva, legata a ricordi terribili e far mutare umore al personaggio. C’è chi ci ha basato una filmografia!
Ogni situazione banale può essere distorta e generare straniamento, ma non rendetevi ridicoli andando a cercare a tutti costi l’effetto: keep it simple, dicono gli inglesi.
Analizzate le vostre paure, dopodiché ricordatevi come vi siete sentiti e trasportate quelle sensazioni in altre situazioni fittizie. Se vi siete persi in un supermercato da bambini ricordate cosa avete provato e dopo tentate di scrivere una scena di un marinaio su una zattera in mare aperto fra gli squali, vedrete come filerà meglio!

Nel prossimo episodio creeremo lo spauracchio perfetto!

Per chi non lo sapesse, la roba che realizzo la trovate in un fottio di stores, tipo questi:
Apple Books: https://books.apple.com/…/author/giorgio-borroni/id963966726
Audible: https://www.audible.it/search…
Google Play: https://play.google.com/store/books/author…
Il Narratore Audiolibri: https://www.ilnarratore.com/it/the-same-feature/1189/
Kindle: https://www.amazon.it/Satyros-Collana-ESCriver…/…/B073CBDCPT
Kobo: https://www.kobo.com/it/it/ebook/satyros-2
Storytel: https://www.storytel.com/it/it/authors/91741-Giorgio-Borroni
FUMETTI di Astromica:
DEAD AND ALIVE https://astromica.com/series/12
UNA NOTTATACCIA PER LEMMY BLACK https://astromica.com/series/64
ORRORE D’AUTUNNO https://astromica.com/series/50

Giorgio Borroni (1977), dopo la laurea in Lettere presso l’Università di Pisa e il diploma in Fumetto conseguito presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze, ha curato e tradotto le edizioni di Frankenstein di Mary Shelley per Feltrinelli e di Dracula di Bram Stoker per Barbera. Ha inoltre tradotto La Lettera Scarlatta di Hawthorne per Liberamente e Io morirò domani, un thriller di Dawood Ali McCallumedito da Giunti. Sempre per Liberamente ha pubblicato un manuale di Letteratura Italiana per studenti. Da sempre appassionato di fumetti, ha collaborato con BD e J-pop per la traduzione di graphic novel come Parker di Darvyn Cooke, Body Bags di Jason Pearson, Battlechasers di Joe Madureira e della serie manga The legend of Zelda, Warcraft, Starcraft. Da sceneggiatore di fumetti collabora con Astromica che pubblica a episodi tre fumetti tratti da suoi testi: Dead and Alive, Orrore d’Autunno e Una nottataccia per Lemmy Black. Come docente ha insegnato “traduzione del fumetto” in un master universitario di II livello a Pisa, ha tenuto un workshop per la Scuola Fenysia di Firenze sulla letteratura horror e ha insegnato materie letterarie ai bambini e ai detenuti del carcere di Sollicciano. Due suoi racconti brevi figurano sulle antologie horror La serra trema volume 1 e 2. Dal 2015 a oggi ha prodotto alcuni audiolibri tratti da suoi racconti di varia durata in mp3, con all’interpretazione dell’attore e doppiatore Edoardo Camponeschi (Midnight Club, Orrore d’Autunno, Hello Darkness, Zombie Mutation). Framax Audiolibri ha realizzato la versione audio di Satyros, un suo romanzo breve originariamente commissionatogli dalla Community Escrivere.com. Come illustratore realizza con tecnica digitale opere fantasy, horror e di fantascienza che compaiono in numerose copertine di Anonima GDR webzine e sul volume 1 della nuova edizione della antologia digitale Altrisogni, edita da Dbooks. Una sua illustrazione compare nel manuale del gioco di ruolo Charme. La sua ultima pubblicazione, sempre per Framax, è una traduzione con raccolta di saggi del Reanimator di Lovecraft.

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