La prima parte la trovate qui
***
GLI ARCHETIPI
Parte 2 – Restyling
Con Dracula, Stoker portò la classica storia horror inglese a un livello superiore, che andava oltre la ghost story tutta suspense e niente sangue. Lo scrittore irlandese non fece altro che scavare nell’antropologia, recuperando notizie sui vampiri, e con un abile “taglia e cuci” inventò un canone.
Ora quel canone può andare bene per la fiction dal retrogusto vittoriano o per i mashup di personaggi letterari classici a cui ci hanno abituato Alan Moore e soci, ma se vuoi rivolgerti a un pubblico smaliziato, moderno, e che non è disposto a leggere roba “simil ottocentesca” perché ricerca qualcosa di nuovo… ehm, temo che il lord succhiasangue dall’accento rumeno non funzioni più. Nessuno qui sta dicendo che il vampiro è ormai superato, e non immaginate quanto detesti chi sostiene che “basta i vampiri mi hanno annoiato”, perché sta facendo un errore di valutazione. Non sono i vampiri che hanno annoiato, sono i vampiri ricalcati su Dracula che non rientrano più nei nostri canoni. Sui succhiasangue “brilluccicosi” taccio, perché qui si parla di horror e non di paranormal romance.
Lord Ruthven, il vampiro di Polidori, Dracula di Stoker, Sir Francis Varney dei Penny Dreadful erano nobili e figure carismatiche, portavano alla corruzione le loro vittime con una contaminazione che le faceva divenire allo stesso tempo loro simili e schiavi. Da dove arriva la paura? Agiscono di notte, e qui siamo al livello zero, possono ucciderti prosciugandoti, e qui siamo al livello uno, possono corromperti e tramutarti come loro, livello due. Aggiungiamo che il loro modo di attaccare le prede ha a che vedere con lo spargimento di sangue e siamo a posto. Ma oggi la nobiltà ha senso? Se mi parlano di un conte vampiro mi vengono in mente film come Amore al primo morso o Monster Squad, quindi puntare sulla classe sociale già è una scelta azzardata.
Oggi viviamo nel mondo dei social, le sperdute lande della Transilvania le puoi vedere in foto su Wikipedia e un a novello Jonathan Harker basterebbe farsi un giro su youtube per vedere usi e costumi del posto ridendo a crepapelle delle abitudini superstiziose dei montanari rumeni.
Ray Garton nel 1987 ha dato un bello scossone alla figura del vampiro come sino ad allora era conosciuta con il suo romanzo dalle tinte splatterpunk Live Girls. In quest’opera il succhiasangue aristocratico viene sostituito con una lap dancer ammaliatrice, ed eccovi servito il fattore “carisma” vampiresco in salsa moderna. La nuova “Carmilla” di Garton non ha dalla sua solo lo sguardo ipnotico, ma anche un corpo da paura capace di tenere sotto scacco un editor squattrinato cliente di uno squallido night club (già dall’ambientazione, l’azione notturna viene garantita). Non aspettatevi giochetti con agli o crocifissi o una narrazione diaristica o epistolare: in Live Girls l’orrore viene portato su un piano fisico e soprattuto dinamico. Le scene cruente non mancavano neanche in Dracula (basti pensare a quando scoperchiano la bara per trafiggerlo con il paletto e il nobile li congela con la sola forza dello sguardo), eppure in Live Girls il grottesco, così come il dettaglio da pugno nello stomaco, spadroneggiano, spostando il tutto verso il basso, laddove Stoker centellinava l’horror più “fisico” e ammiccava invece di scrivere trattati di anatomia (ricordiamoci la struttura epistolare con più testimonianze di personaggi ben educati e rispettosi). La corruzione di chi è tramutato in vampiro dalla bella lap dancer va di pari passo a quella morale dei frequentatori di un posto come il night club in questione, l’erotismo stesso diviene malato, una sorta di discesa negli inferi della dipendenza da sesso in anticipo su Basic Instinct che sarebbe uscito al cinema nel 1992. La corruzione come trasformazione “fisica” in succhiasangue, viene ripensata in funzione degli anni ’80, in cui scorrevano fiumi di droga anche tra gli yuppies e da pochi anni l’ideale del sesso libero degli anni ’70 era stato oscurato dall’ombra dell’AIDS.
I vampiri di Garton sono né più né meno drogati di sangue, si nutrono per sopravvivere e devono stare molto attenti a chi si “bevono”. Un tempo infatti Dracula doveva solo temere la fiacchezza da “luce solare” e di essere infilzato con un paletto mentre sonnecchiava, ma negli anni ’80, se un vampiro si nutre di un eroinomane diventa vittima del suo sangue guasto, che può portare malformazioni e una vita (eterna) di sofferenze indicibili. Una rilettura, questa, sia delle dipendenze da droga, come anche dell’AIDS e della paura del contagio che negli anni ’80 aveva raggiunto il suo apice.
Come potete vedere, gli archetipi li possiamo plasmare e rileggere a seconda dell’epoca in cui viviamo, riuscendo a far paura senza abbandonare la tradizione. È chiaro che un vampiro può essere riplasmato, ma deve comunque mantenere le sue caratteristiche principali: se il crocifisso, in un’epoca multiculturale non funziona più come deterrente, non si può però trascurare un elemento portante come il sangue, o diventa qualcosa d’altro. Se vogliamo, è questa la parte più difficile di rielaborare un archetipo: rimanere fedeli all’immaginario collettivo modificandolo a seconda dello spirito dei nostri tempi.
La prossima puntata sarà incentrata sull’attualizzare un archetipo horror a nostro piacimento!
Per chi non lo sapesse, la roba che realizzo la trovate in un fottio di stores, tipo questi:
Apple Books: https://books.apple.com/…/author/giorgio-borroni/id963966726
Audible: https://www.audible.it/search…
Google Play: https://play.google.com/store/books/author…
Il Narratore Audiolibri: https://www.ilnarratore.com/it/the-same-feature/1189/
Kindle: https://www.amazon.it/Satyros-Collana-ESCriver…/…/B073CBDCPT
Kobo: https://www.kobo.com/it/it/ebook/satyros-2
Storytel: https://www.storytel.com/it/it/authors/91741-Giorgio-Borroni
FUMETTI di Astromica:
DEAD AND ALIVE https://astromica.com/series/12
UNA NOTTATACCIA PER LEMMY BLACK https://astromica.com/series/64
ORRORE D’AUTUNNO https://astromica.com/series/50
Giorgio Borroni (1977), dopo la laurea in Lettere presso l’Università di Pisa e il diploma in Fumetto conseguito presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze, ha curato e tradotto le edizioni di Frankenstein di Mary Shelley per Feltrinelli e di Dracula di Bram Stoker per Barbera. Ha inoltre tradotto La Lettera Scarlatta di Hawthorne per Liberamente e Io morirò domani, un thriller di Dawood Ali McCallum edito da Giunti. Sempre per Liberamente ha pubblicato un manuale di Letteratura Italiana per studenti. Da sempre appassionato di fumetti, ha collaborato con BD e J-pop per la traduzione di graphic novel come Parker di Darvyn Cooke, Body Bags di Jason Pearson, Battlechasers di Joe Madureira e della serie manga The legend of Zelda, Warcraft, Starcraft. Da sceneggiatore di fumetti collabora con Astromica che pubblica a episodi tre fumetti tratti da suoi testi: Dead and Alive, Orrore d’Autunno e Una nottataccia per Lemmy Black. Come docente ha insegnato “traduzione del fumetto” in un master universitario di II livello a Pisa, ha tenuto un workshop per la Scuola Fenysia di Firenze sulla letteratura horror e ha insegnato materie letterarie ai bambini e ai detenuti del carcere di Sollicciano. Due suoi racconti brevi figurano sulle antologie horror La serra trema volume 1 e 2. Dal 2015 a oggi ha prodotto alcuni audiolibri tratti da suoi racconti di varia durata in mp3, con all’interpretazione dell’attore e doppiatore Edoardo Camponeschi (Midnight Club, Orrore d’Autunno, Hello Darkness, Zombie Mutation). Framax Audiolibri ha realizzato la versione audio di Satyros, un suo romanzo breve originariamente commissionatogli dalla Community Escrivere.com. Come illustratore realizza con tecnica digitale opere fantasy, horror e di fantascienza che compaiono in numerose copertine di Anonima GDR webzine e sul volume 1 della nuova edizione della antologia digitale Altrisogni, edita da Dbooks. Una sua illustrazione compare nel manuale del gioco di ruolo Charme. La sua ultima pubblicazione, sempre per Framax, è una traduzione con raccolta di saggi del Reanimator di Lovecraft.