Come scrivere un Horror (e vivere infelici) – Parte 4

La terza parte la trovate qui

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IV
GAMEPLAN

La prima volta che fui rimbalzato da una casa editrice ricevetti una bella mail con cui mi si restituiva il manoscritto con tanto di note. “La stoffa ce l’hai ma hai un gran lavoro da fare”, concluse l’editor, suggerendomi di scrivere racconti brevi e non romanzi complessi per iniziare. Cosa mi mancava? E perché non romanzi complessi? Semplice, perché la trama del mio romanzo si era accartocciata su se stessa: avevo scritto di giorno in giorno improvvisando senza “gameplan”. Il gameplan è il nome più fico per dire “strategia”, e viene usato correntemente nelle MMA, a dimostrazione che se metti due uomini a menarsi in una gabbia, beh, comunque seguiranno una strategia nel combattimento. Se due avversari pensano a uno schema, a una linea da seguire mentre si massacrano di botte, non vedo perché non lo debba fare anche uno scrittore horror. Eccovi qualche “comandamento” che seguo quando devo produrre qualcosa.

  • Il meglio non viene mai dopo:
    Non devono esistere capitoli descrittivi. I capitoli descrittivi dove non succede niente sono il male assoluto. Dovete in pratica “far finta” che succeda qualcosa, come nei “filler”, ovvero gli episodi delle serie TV in cui viene sviluppata una sottotrama. In Twin Peaks c’era Nadine che si risvegliava dal coma pensando di essere al Liceo, in X Files i casi in cui non venivano menzionati gli alieni della trama principale e, infine, in Lost c’era la tresca tra il dottorino tatuato, la bellona e Sawyer. Inventatevi qualcosa, se un capitolo deve convogliare delle informazioni che serviranno dopo e rischiate di essere noiosi, mescolate queste informazioni a una sottotrama! Nel caso della rivalità in amore fra Carlino e Azazel, forse ci vorrebbe una corista black metal del gruppo che brama ardentemente il frontman e si mette in mezzo… rifletteteci, alla fine potrebbe morire malissimo o eroicamente per salvare l’amato e avreste una sottotrama con i fiocchi!
  • La trama va pianificata nei dettagli:
    So che molti storceranno la bocca dicendo che si perde in freschezza e non si divertono più a scrivere, ma il punto è un altro: se siete bravi risulterete comunque freschi e, in definitiva, che vi siate divertiti al lettore annoiato non importa. Diciamo che ci sono cose che potete improvvisare ma altre cose che non potete assolutamente improvvisare: è così che nascono finali in cui era tutto un sogno o il protagonista si accorge che in realtà è morto. E sapete cosa vi dico? Questi escamotage sono ridicoli quasi quanto i lovecraftiani hardcore che ci piantano un polipoide come spauracchio.
    Il COSA deve esservi chiaro nelle sue linee fondamentali, ovvero quel che deve succedere capitolo per capitolo, mentre sul COME potete (nei limiti) spaziare. Vi faccio un esempio: sapevo che in un capitolo di un mio romanzo in corso d’opera un personaggio doveva incazzarsi e spezzare la gamba a un bullo su un campo di calcio scolastico, questo era il COSA: avevo programmato anche i dialoghi e i personaggi presenti. Poi sapevo che il professore doveva essere stronzo ma non sapevo perché, mi mancava quindi il COME. Ho assistito il giorno prima di scrivere quel capitolo a una conferenza sul Calcio Storico Fiorentino e all’improvviso, dal niente, ho trovato il COME. Il professore era stronzo con l’allievo debole perché aveva una simpatia per il bullo che giocava a Calcio Storico, essendo lui stesso un fanatico di questo sport. Saputo questo, ho impostato i caratteri del prof e del bullo come quelli di due hooligan.
  • Il capitolo va chiuso strategicamente:
    State scrivendo horror, quindi qualcosa che vi tenga in costante tensione, che sia uno slasher o che sia un mistery. Avete descritto una situazione da cardiopalma, tipo Priscilla che viene attaccata da un posseduto durante il concerto maledetto? Ok, a occhio e croce se dopo l’attacco non chiudete il capitolo la tensione cala. Nel prossimo capitolo la tipa scoprirà di essere stata morsa, oppure sarà riuscita a fuggire senza essere stata morsa, ma se queste cose le dite subito dopo l’attacco avete sgasato la tensione come se aveste lasciato una bottiglia di coca aperta una giornata sotto il sole. Avete due possibilità: o il capitolo lo chiudete poco prima che succeda un fattaccio, oppure lo chiudete subito dopo, e così portate a casa un’altra pagina voltata dal vostro lettore!
  • Spesso mostrare troppo è banalizzare:
    Nei film di mostri come Alien o Cloverfield la creatura viene mostrata alla fine nella sua completezza. Perché? Ovvio, per stuzzicarvi, è un po’ come uno striptease basato sull’ansia. Allo stesso modo, dire che il misterioso vecchio del nostro racconto sul black metal è uno stregone con frasi tipo “il vecchio era uno stregone”, ovviamente non paga. Zio Stephen King parla di “Show don’t tell” e visto che il lettore di oggi è molto più smaliziato di quello di ieri, direi che il concetto è valido, a meno che non siate lovecraftiani hardcore, ma guardate che anche ai “vecchi tempi” questo espediente lo usavano eccome! Peter Quint in Giro di Vite (Henry James) appare in sordina, dopodiché la sua presenza si fa sentire in modo prepotente. Quindi non abbiate fretta, prendetevi i vostri tempi e cogliete l’occasione per costruire la tensione dettaglio dopo dettaglio. Il vecchio stregone del nostro abbozzo di racconto black metal potrebbe infatti mostrarsi con il contagocce sin dall’inizio della storia, una sorta di presenza inquietante.

Nella prossima puntata parleremo di come studiare i dialoghi!

Per chi non lo sapesse, la roba che realizzo la trovate in un fottio di stores, tipo questi:
Apple Books: https://books.apple.com/…/author/giorgio-borroni/id963966726
Audible: https://www.audible.it/search…
Google Play: https://play.google.com/store/books/author…
Il Narratore Audiolibri: https://www.ilnarratore.com/it/the-same-feature/1189/
Kindle: https://www.amazon.it/Satyros-Collana-ESCriver…/…/B073CBDCPT
Kobo: https://www.kobo.com/it/it/ebook/satyros-2
Storytel: https://www.storytel.com/it/it/authors/91741-Giorgio-Borroni
FUMETTI di Astromica:
DEAD AND ALIVE https://astromica.com/series/12
UNA NOTTATACCIA PER LEMMY BLACK https://astromica.com/series/64
ORRORE D’AUTUNNO https://astromica.com/series/50

Giorgio Borroni (1977), dopo la laurea in Lettere presso l’Università di Pisa e il diploma in Fumetto conseguito presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze, ha curato e tradotto le edizioni di Frankenstein di Mary Shelley per Feltrinelli e di Dracula di Bram Stoker per Barbera. Ha inoltre tradotto La Lettera Scarlatta di Hawthorne per Liberamente e Io morirò domani, un thriller di Dawood Ali McCallumedito da Giunti. Sempre per Liberamente ha pubblicato un manuale di Letteratura Italiana per studenti. Da sempre appassionato di fumetti, ha collaborato con BD e J-pop per la traduzione di graphic novel come Parker di Darvyn Cooke, Body Bags di Jason Pearson, Battlechasers di Joe Madureira e della serie manga The legend of Zelda, Warcraft, Starcraft. Da sceneggiatore di fumetti collabora con Astromica che pubblica a episodi tre fumetti tratti da suoi testi: Dead and Alive, Orrore d’Autunno e Una nottataccia per Lemmy Black. Come docente ha insegnato “traduzione del fumetto” in un master universitario di II livello a Pisa, ha tenuto un workshop per la Scuola Fenysia di Firenze sulla letteratura horror e ha insegnato materie letterarie ai bambini e ai detenuti del carcere di Sollicciano. Due suoi racconti brevi figurano sulle antologie horror La serra trema volume 1 e 2. Dal 2015 a oggi ha prodotto alcuni audiolibri tratti da suoi racconti di varia durata in mp3, con all’interpretazione dell’attore e doppiatore Edoardo Camponeschi (Midnight Club, Orrore d’Autunno, Hello Darkness, Zombie Mutation). Framax Audiolibri ha realizzato la versione audio di Satyros, un suo romanzo breve originariamente commissionatogli dalla Community Escrivere.com. Come illustratore realizza con tecnica digitale opere fantasy, horror e di fantascienza che compaiono in numerose copertine di Anonima GDR webzine e sul volume 1 della nuova edizione della antologia digitale Altrisogni, edita da Dbooks. Una sua illustrazione compare nel manuale del gioco di ruolo Charme. La sua ultima pubblicazione, sempre per Framax, è una traduzione con raccolta di saggi del Reanimator di Lovecraft.

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