Kamishibai – Un teatro antico per amare la lettura

Il Kamishibai, letteralmente teatro di carta, è un tipo di narrazione tradizionale giapponese che utilizza tavole illustrate.

Nato in Giappone nel XII secolo, con l’utilizzo degli emakimono, rotoli di carta dipinti, il Kamishibai si è evoluto e diffuso in tutto il Paese, diventando un popolare passatempo per adulti e bambini, coinvolgendo e combinando la narrazione orale con le immagini.

L’Istituto Comprensivo di Rogliano, diretto dalla dott.ssa Antonella Bozzo, è stato beneficiario del Fondo SIAE per il progetto scritto dai docenti Andrea Cirolia e Giovanni Canadè, potendo così disporre dei fondi necessari ad attivare l’importante iniziativa e consentendo così la possibilità di acquistare tutto il materiale necessario al lavoro del quale beneficeranno numerosi bambini.

Sono numerose le scuole e le attività che stanno utilizzando questa antica forma di narrazione partecipativa al fine di promuovere, già dalle scuole Primarie, la lettura e la conoscenza dei libri, per sviluppare creatività e immaginazione, partecipazione e collaborazione.

Nel piccolo centro di Rogliano, paese della presila cosentina, si sta sviluppando un progetto della durata di quasi un anno, che coinvolgerà le scuole del comprensorio, che porrà al centro d’interesse l’importanza della lettura e dello sviluppo dell’immaginazione.

In Italia il Kamishibai arriva negli anni ’90 del secolo scorso, grazie all’opera di appassionati che hanno iniziato a diffonderlo in scuole, biblioteche e centri culturali.

Questo strumento mira a potenziare quelle competenze che oggi sembrano messe da parte dall’avvento del digitale. L’ascolto delle storie e la rielaborazione in forma cartacea attraverso il disegno e la didascalia permetterà agli alunni di ricreare un ambiente dove socialità, curiosità ed entusiasmo saranno i protagonisti. Tutto questo contribuirà ad affrontare argomenti trattati con svariati metodi d’apprendimento, facilmente comprensibili e, soprattutto, coinvolgendo ogni bambino che si cimenterà nel lavoro da svolgere. 

L’obiettivo è quello di tornare a scrivere, pensare, narrare, creare insieme qualcosa su carta. 

Lettura, analisi dei testi attraverso la suddivisione delle storie in sequenze e infine digitalizzazione dei propri lavori sulle maggiori piattaforme digitali, in modo da percorrere un cammino emozionale e artistico che approderà al mondo digitale ma solo dopo aver ripercorso le tappe più materiche del contatto e della condivisone delle idee.

Redazione

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