Segnalazioni letterarie #11

Due testi di poesia e un saggio/racconto sulla mitologia femminista. Sono questi i tre libri che oggi Biblon vi consiglia caldamente.

Avviso agli uffici stampa e agli autori: se volete proporre i vostri testi potete contattarci su commerciale@biblon.it

A presto.

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“La distruzione dell’amore” è l’ultimo libro di Anna Segre, ‘medico, psicoterapeuta, anche ebrea, in più lesbica, perfino mancina’, si definisce sarcasticamente. Edito da Interno Poesia e uscito il 20 di gennaio, nella sua raccolta -in cui sono evidenti tutte le sfumature, tra passione e delusione, tra ferite e sogni da condividere, dell’amore da donna a donna-  l’autrice, in versi intensi e venati di profonda inquietudine ma anche di ironia, rappresenta la forza a volte devastante del sentimento amoroso, con le protagoniste che si fronteggiano come se fossero due contendenti, pronte a battersi anima e corpo fino all’ultimo respiro della relazione alla ricerca di una pace impossibile. Come scrive nella prefazione Margherita Giacobino “I versi di Anna Segre ci dicono qualcosa che dovremmo sapere bene: che due donne non si amano mai da uguali, ma sempre da diverse. Diverse una dall’altra e da ogni altra. E a volte la diversità è opposizione, e le parole non servono per comunicare o dialogare ma solo per ferirsi”. Nel libro, l’autrice racconta senza tabù l’omosessualità, squarciando silenzi e ipocrisie ancora legati al tema, e affronta la complessità del rapporto amoroso utilizzando spesso metafore e similitudini. “La poesia di Anna Segre agisce la propria urgenza amorosa e distruttiva, fino alla tensione massima e all’eccesso e lo fa su sé stessa, senza mai tuttavia raggiungere l’irreparabile, sempre allusivamente presente nel discorso romantico a essa sotteso”, sottolinea nella postfazione di Beatrice Zerbini.
L’approccio alla scrittura della Segre è istintivo, obbedisce alle regole del mondo animale, multi sfaccettato come l’animo umano. Attraverso i suoi versi, i sensi si avvicinano al mondo della natura dove le percezioni, gli odori, la gestualità definiscono l’uno per il tutto, facendone ribalzare forze e contraddizioni.
“Sublimazione dal solido all’aeriforme”, questo è ciò che la poesia rappresenta per Anna Segre i cui versi diventano linea di vita pronti a raccontare l’omoaffettività e la forza travolgente di un sentimento totalizzante, a tratti devastante.

L’AUTRICE

Anna Segre è medico, psicoterapeuta, anche ebrea, in più lesbica, perfino mancina. La produzione letteraria di Segre ha un solo fulcro di interesse: la psiche umana, l’anima. Che si tratti di epitaffi, o dei danni psichici collegati alla Shoà, dell’utilità terapeutica di un libro o della mappa etica o della vita erotica e sentimentale, rimane sempre a fuoco la teoria della mente, il monologo interno, le ipotesi diagnostiche, le interpretazioni possibili. Le parole danno senso, continuità narrativa, chiedono giustizia, sperano nel dialogo, e per questo cercano una precisone, una sintesi. Le parole si protendono sul bianco della riga come acrobati che vorrebbero padroneggiare il vuoto. Tra i libri pubblicati: Monologhi di poi (Manni), Lezioni di sesso per donne sentimentali (Coniglio), Judenrampe (Elliot), Il fumetto fa bene (Comicout), 100 punti di ebraicità (Elliot), 100 punti di lesbicità (Elliot).

Editore: Interno Poesia 

Collana: Interno Libri 

Prefazione: Margherita Giacobino 

Postfazione: Beatrice Zerbini 

Pagine: 140 

Formato: 13 x 19 cm, brossura 

Prezzo: 13,00 € 

 ISBN: 9788885583696

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Pertanto credo in confessioni stanche
che un saprofito ingravida
su lingue viola e adunche;
che bettolare salmi in rettilari,
vocando l’Azazello o un altro abietto
sia sintomo perspicuo
di quanto giaccia incolto
nel gozzo d’ogni cristo postulante.
“[…] Riccobene, nel suo lirismo ottocentesco di matrice tutta
francese, si pone come vaticinante dell’orrido, e del sacro ineffabile
che solo parzialmente trova traduzione nell’esegetica della
versificazione – e la sua poesia si dà come occasione del tremendo,
e dramma di una coscienza che informa un poeta che, pur di dar
voce all’assoluto apocalittico, morirebbe muto”.
(dall’introduzione di Carlo Ragliani)

Diego Riccobene (Alba, 1981) vive in provincia di Cuneo. È laureato in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi di Torino; è poeta, docente, musicista.

Suoi scritti e interventi sono apparsi su antologie, webzine e riviste quali Menabò, Poesia del Nostro Tempo, Critica Impura, Inverso, Versante Ripido, Laboratori di poesia, Suite Italiana, L’Estroverso, Neutopia, Leggere Poesia, Altrove. 

Collabora con la redazione di Menabò online.

Ha pubblicato Ballate nere (Italic Pequod, 2021)

Italic Rive #175
Pagine: 104
ISBN: 9788869743153
€ 14,00

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Mitologia femminista

Prefazione di Jean-Michel Rabaté

Mitologia femminista è una raccolta di racconti metamorfici tra il romanzesco, il dialogo filosofico e la teoria metafisica, un viaggio poetico che mette alla prova i miti della femminilità nel nostro tempo. Bottici rivela modi di essere donna che confliggono con gli ordini patriarcali ereditati, recuperando le forme di pensiero e di fare letteratura che sono state dei filosofi presocratici, delle Metamorfosi di Ovidio e degli scritti sperimentali femministi passati e presenti. Come ha osservato Jean-Michel Rabaté nella sua prefazione, «di fronte all’eccesso di immagini e di intrattenimenti di ogni genere, è chiaro che il nostro bisogno di buone storie non è mai stato così grande. Per “buone” intendo non solo divertenti, ma anche forti, avvincenti e ben pensate. Chiara Bottici ha rinnovato e rinfrescato illustri modelli della tradizione». 

CHIARA BOTTICI
Professoressa associata di Filosofia e direttrice del dipartimento di Studi di genere alla New School di New York. Il suo lavoro intellettuale tesse filosofia, letteratura e psicoanalisi. Saggista e scrittrice, si è occupata di teoria critica, capitalismo, femminismo, decolonialismo ed estetica. Tra le sue opere ricordiamo Filosofia del mito politico (Bollati Boringhieri, 2012), Per tre miti, forse quattro (Manni, 2016), Anarchafeminism (Bloomsbury, 2021) e Manifiesto anarcafeminista (Ned Ediciones, 2021).


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