Nuove segnalazioni di libri che la redazione di Biblon vi consiglia di leggere.
La trilogia di questa puntata è composta da un libri sperimentale, Annette di Marco Malvestio, pubblicato da Wojtek, che opera nell’ambito dell’autofiction, del saggio, della narrazione immaginativa e nell’ossessione per una pornostar degli scorsi decenni, l’Annette Schwarz del titolo, appunto. Imperdibile.
Anche il secondo titolo che vi consigliamo opera nell’ambito della biografia, del memori, ma stavolta in termini più “classici”. L’evento della scrittura, scritto da Sara Durantini e pubblicato da 13LAB si occupa dell’autobiografia femminile in Colette, Marguerite Duras e Annie Ernaux.
Chiudiamo con una ristampa Adelphi del grande scrittore bulgaro Elias Canetti, Appunti. 1942-1993
Di seguito, le schede e le sinossi dei libri.
Buona lettura!
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Questo libro ha due scopi: raccontare un’ossessione che descrive, a suo modo, il nostro tempo, e
insieme illustrare qualcosa di eternamente umano, e cioè come il desiderio si articoli e cresca
nell’impossibilità del suo realizzarsi. Annette Schwarz è una pornostar tedesca attiva dal 2002 al 2014 ed
è l’oggetto di un amore incondizionato e romantico che dura da più di un decennio. Dal primo incontro
con Annette alla fruizione del porno in rete come esperienza sempre più immersiva e totalizzante,
Marco Malvestio delinea un’educazione sentimentale e sessuale, esplorando la pornografia sia come
interesse di nicchia sia come categoria mainstream, tra narrazione e saggio, biografia documentaria e
immaginazione. Dall’adolescenza all’età matura, le performance di Annette sono parte dell’uomo che il
protagonista è diventato, lei stessa parte della vita.
Il Novecento letterario francese ha portato in scena una scrittura nuova, riflesso di una memoria non più assoggettata a strutture oggettive e soggettive della «domination masculine». Si tratta di una lingua che, per la prima volta, parla alle donne e delle donne, spiega e racconta il sentire e la realtà femminile, si nutre di spazi e tempi propri. Partendo da queste premesse e sulla base delle coincidenze significative (junghiane e non), il libro propone un viaggio alla scoperta dell’affascinante legame tra Colette, Marguerite Duras e Annie Ernaux, tra i testi, gli scritti e le personalità delle tre autrici, che prima di essere tali sono state bambine, adolescenti, amanti e donne. Ognuna ha saputo raccontare se stessa diventando parte di quello stesso racconto. La loro scrittura è l’evento che inaugura l’epoca segnata dall’inclusione, nella letteratura e nella società, del genere e del corpo femminile attraverso le parole, un’epoca che non teme di dare un nome all’indicibile e all’innominabile. Questo viaggio “oltre la carne” racconta di come le tre autrici hanno individuato, nella ricerca autobiografica, la rappresentazione narrativa più autentica della voce femminile. Il libro esplora gli intrecci biografici fra Colette, Marguerite Duras e Annie Ernaux, in un dipanarsi tra letteratura comparata, personali esposizioni aneddotiche, sguardi monografici.Una trattazione a metà strada tra saggistica e narrativa.
Per più di cinquant’anni Elias Canetti ha tenuto dei quaderni di «appunti», massiccio in larga misura ancora invisibile, che un giorno forse verrà riconosciuto come una delle opere più sorprendenti del nostro tempo. Osservazioni su un’immensa varietà di temi, aforismi, immagini balenanti, schegge di ipotesi, romanzi in due righe, riflessioni su scrittori amati o avversati, infine frammenti di un dialogo serrato con se stesso, che permettono di intravedere le linee di un autoritratto sempre in formazione. Qui più che mai Canetti è incisivo, aspro, tagliente, spinto da una sorta di furia dell’essenziale. E il tempo, che induce molti ad arrotondare le punte, sembra per lui, in queste pagine, aver agito in senso opposto: ogni elemento subisce una accentuazione definitiva, e trasmette al lettore una scossa ravvivante.
Redazione