Abbiamo chiesto allo scrittore Sergio L. Duma, appassionato di esoterismo, musica e cinema underground, di leggere un volume da poco uscito in libreria, Suoni dal buio, a cura di Claudio Mangolini e Chiara Penna, edito da Edizioni Il Foglio.
Questa è la sua recensione.
Buona lettura.
La musica è da sempre una delle espressioni creative più importanti per l’uomo. Tramite essa si esprimono numerose sensazioni e le combinazioni di note possono a loro volta generare vari stati d’animo. Talvolta questi stati d’animo non sono piacevoli e la musica ha, quindi, anche la capacità di dare forma sonora alle pulsioni più oscure dell’animo umano. Di questo sono consapevoli Claudio Mangolini, musicista e giornalista impegnato in ambito musicale, e Chiara Penna, criminologa e avvocato penalista.
Sono loro gli autori di Suoni dal Buio, saggio pubblicato da Edizioni Il Foglio, dedicato proprio al rapporto esistente tra musica e oscurità. Gli autori hanno preso in esame determinati fenomeni discografici ma si sono occupati pure del cinema, forma espressiva che non può fare a meno delle sette note. La sensazione che si ricava dalla lettura del testo è quella di un viaggio nei meandri dell’orrore psichico, considerando che vi appaiono figure controverse e inquietanti come quella di Kenneth Anger e Charles Manson, giusto per citare un paio di nomi celebri.
(in foto Kenneth Anger)
Bisogna specificare che il libro è ben scritto, ma ha un difetto di fondo: quello di essere incompleto. La vastità dell’argomento è, infatti, innegabile e gli autori chiariscono che i temi e i soggetti da loro analizzati sono frutto di una selezione personale. Operazione di per sé legittima ma che dà, appunto, un’impressione di incompletezza.
Ciò non significa, tuttavia, che il libro sia privo di elementi interessanti. Gli autori iniziano il loro discorso analizzando le controverse figure di Anton LaVey, leader della Chiesa di Satana e fonte di ispirazione di molti musicisti, nonché lui stesso musicista, e del regista underground Kenneth Anger. I capitoli a loro dedicati sono intriganti. Manca, però, l’analisi di una figura rilevante come Aleister Crowley, solo citato, che avrebbe meritato, invece, ampio spazio in un saggio del genere.
(in foto Anton LaVey)
Lo stesso discorso può essere fatto per i capitoli relativi alla musica. Mangolini e Penna, per esempio, si concentrano sulla discutibile scena del black metal scandinavo, scrivendo cose certamente coinvolgenti ma che, tuttavia, non aggiungono molto a ciò che già era emerso in altri libri dello stesso tenore; e trascurano, per esempio, le scene gothic e industrial che pure avrebbero meritato di essere prese in considerazione. Molto indovinata, però, è la sezione relativa al panorama musicale italiano. In questo caso, gli autori hanno avuto il merito di ricordare dischi e musicisti ingiustamente finiti nel dimenticatoio.
Anche la sezione dedicata al cinema si basa sulle scelte soggettive di Mangolini e Penna e risulta troppo scarna e incompleta. Inoltre, se è appropriato occuparsi di certi film di John Carpenter o di Mario Bava, sembra forzato l’inserimento di Morte a Venezia di Luchino Visconti. Non si può negare che il film, adattamento di un celebre romanzo di Thomas Mann, impreziosito dalle musiche di Mahler, sia in linea con l’estetica decadente vagheggiata dal cineasta italiano; ma faccio fatica a considerarlo appropriato in un libro incentrato sui concetti dell’esoterismo, dell’occultismo e del crimine.
In definitiva, come giudicare, quindi, Suoni dal Buio? Come un libro sicuramente piacevole e non privo di pregi ma a tratti superficiale. Un’occasione mancata, in pratica.
di Claudio Mangolini e Chiara Penna
Edizioni Il Foglio
€ 14,00, pp. 172
Sergio L. Duma
Nato e vive a Galatina (Lecce). Ha pubblicato racconti per Besa Editore, Coniglio Editore, Giulio Perrone Editore, EF Edizioni, la raccolta di racconti Il Mondo dei Sogni (Teomedia, 2014), i romanzi Isteria.Com (Inspired Digital Publishing, 2015), Scorpio Baby Rose (Eretica Edizioni, 2015), la raccolta di racconti I Libri degli Incubi (Teomedia, 2015) e i romanzi Campo di Concentramento Senza Lacrime (Panesi Edizioni, 2016),Tempi Terribili (Teomedia, 2016), La Farfalla Nera (GDS edizioni, 2016), Arcani Maggiori (Bibliotheka Edizioni, 2017), il saggio Benvenuti a Twin Peaks (Panesi Editore, 2017) e Il romanzo Le Voci dei Morti (Edizioni Montag, 2017). Il suo ultimo libro è Occhi blu (Arpeggio Libero, 2018).
Ho letto il libro e devo dire che non sono d’accordo con la recensione. Dobbiamo sempre rispettare le scelte degli autori anche se, a primo impatto, a noi sembrano incomplete. La scelta di trattare determinati argomenti piuttosto che altri rientra in una visione d’insieme degli autori. Se sono stati trattati alcuni argomenti e altri meno ci sarà un motivo. Devo dire che soprattutto il capitolo sul Black Metal scandinavo ha acceso il mio interesse, specie per l’analisi svolta sul cosiddetto satanismo acido.
Per quel che mi riguarda, penso che Suoni dal buio sia un’opera molto interessante, in particolar modo per gli approfondimenti in ambito criminologico e psichiatrico. Un testo che personalmente consiglio a tutti coloro che trovano se stessi nel fondo nero dell’abisso.