Addio, Magister! – In ricordo di Valerio Evangelisti

Valerio Evangelisti

Lo avete letto dappertutto: è morto Valerio Evangelisti.

Questo non vuole essere un pezzo necrologio come tanti che si stanno rincorrendo in rete, ma solo un personale addio, da parte di un suo lettore, a uno scrittore importante, prolifico, appassionante, politico pur non cadendo mai nella trappola della narrativa a tesi.

Valerio Evangelisti è noto al grande pubblico per la sua bellissima serie sull’Inquisitore Nicolas Eymerich, forse la sua creatura più fortunata editorialmente, ma nella sua prolificità troviamo anche la trilogia su Nostradamus (Magus), o anche la sci-fi di Metallo Urlante; e poi ancora la serie de Il Sole dell’Avvenire, la serie di Tortuga e tanto altro ancora.

Valerio Evangelisti è stato uno scrittore che, pubblicando perlopiù con un editore come Mondadori è riuscito sempre a mantenere la sua identità, la sua autonomia intellettuale/politica.

Grande appassionato di noir, in particolare del francese Jean-Patrick Manchette, dal quale Evangelisti ne ha distillato lo stile behaviorista, già caratteristica dei Maestri dell’Hard Boiled americano come Dashiell Hammet , i romanzi dello scrittore bolognese hanno segnato una pietra di paragone per gli scrittori italiani di genere.

Evangelisti era amato in tutto il mondo e i suoi romanzi rimarranno impressi nell’immaginario dei lettori per molto tempo.

Vogliamo ricordare, oltre ai testi già citati, il bellissimo “diario della malattia” Day Hospital (Giunti), in cui, con il suo solito stile asciutto e privo di patetismo e sentimentalismo, affronta la malattia e l’idea della morte.

Biblon saluta Valerio Evangelista e lo ringrazia per tutti questi anni di piacere letterario che ci ha regalato, per le ore di passione intelligente e impegnata, per il suo impegno sempre sincero e autentico per gli oppressi della Terra.

Grazie, Magister.

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Per approfondire: http://www.eymerich.com/

https://www.carmillaonline.com

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